Cosa sono gli estintori a co2, come si fa il collaudo e la revisione? Qual’è il prezzo dell’ estintore co2 e qual’è la differenza tra estintore a polvere e co2. In questo articolo cercheremo di dare risposta a queste ricerche.
Come funziona l’estintore co2?
Nello specifico l’estintore a CO2 è indicato per lo spegnimento dei fuochi B e C, soprattutto in prossimità dei quadri elettrici essendo di natura isolante.
Gli estintori co2, ovverosia di quelli ad anidride carbonica, funzionano in questo modo: la loro azione di agente estinguente si sviluppa in raffreddamento e soffocamento o inibizione dell’ossigeno.
Per le loro caratteristiche, gli estintori a co2 risultano pienamente efficaci in caso di fuochi di classe B, C ed ex classe E, che andiamo brevemente ad illustrare:
- classe B: sono i fuochi provocati da materiali liquidi come la benzina o l’alcol
- classe C: sono i fuochi provocati da materiali gassosi
- ex classe E: sono i fuochi generati in apparecchiature elettriche in tensione, quali trasformatori, alternatori, interruttori, quadri elettrici.
N.B.: l’estintore c02 è poco efficace sulla classe A se si è già formata la brace.
Efficacia dell’anidride carbonica sul fuoco
Gli estintori ad anidride carbonica di piccole dimensioni, come l’estintore a CO2 2 kg, hanno il cono diffusore direttamente collegato alla valvola di intercettazione, mentre quelli di peso superiore, come l’estintore co2 6 kg, presentano un tubo ad alta pressione e collegato ad esso il cono diffusore. Il cono diffusore è realizzato in materiale sintetico resistente agli shock termici, il PVC.
Sull’estintore è presente anche un’impugnatura, necessaria affinché l’addetto antincendio non si ustioni a causa del brusco abbassamento della temperatura causato dalla fuoriuscita del gas (circa -79°C). È fondamentale verificare che tutte le parti dell’estintore a CO2 siano ben collegate tra loro prima di azionarlo.
Inoltre, è importante che l’ogiva dell’estintore riporti l’anno di costruzione, il numero progressivo, la tara, il peso specifico co2, la pressione di collaudo e il nome del costruttore.
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Collocazione corretta degli estintori a CO2
Come ogni dispositivo atto alla sicurezza di persone ed immobili, anche gli estintori a CO2 devono essere posizionati correttamente in modo da poter essere utilizzati repentinamente in caso di necessità. Le linee guida per una collocazione ottimale tengono in considerazione differenti aspetti che sono:
- accessibilità
- segnalazione
- numero di dispositivi
L’ultima caratteristica è quella della distribuzione degli estintori a CO2 rispetto all’area che dovranno coprire. Se il perimetro risulta molto esteso, sarà necessario dotarsi di molteplici dispositivi antincendio, al fine di garantire una copertura efficace e completa di tutto l’immobile. In questo modo si potrà assicurare la protezione di ambienti e persone nel caso in cui dovesse insorgere un incendio.
Revisione e collaudo estintori co2: ogni quanto?
Per quanto attiene, nello specifico, agli estintori a CO2 la revisione, che consiste nell’esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l’estintore (come per esempio controllare la pressione estintore co2), va effettuata ogni 5 anni.
Il collaudo, invece, consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, la stabilità dell’involucro tramite prova idraulica e la sua periodicità è fissata attualmente in 10 anni.
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